La Romagna offre suggestive testimonianze della sua storia antica. Tra le tante bellezze della nostra terra è bello “perdersi”, ad esempio, in un viaggio tra le rocche e i castelli che ne punteggiano il paesaggio e le sue dolci colline. Qui dove sono nati il gastronomo Pellegrino Artusi e il poeta Tito Balestra, e qui dove la storia ha visto protagonisti anche Dante e Leonardo da Vinci, e avventurieri come il Conte di Cagliostro, andiamo alla scoperta di 6 suggestive fortezze da ammirare nelle nostre terre di Romagna.
Rocca Vescovile di Bertinoro
Costruita intorno alla metà del X secolo, la Rocca Vescovile di Bertinoro è adagiata su un colle a 247 metri di altezza sul livello del mare, a pochi chilometri da Forlimpopoli. Fortunatamente la struttura mantiene ben conservato il suo impianto medioevale originario, che era adibito a funzione difensiva.
Dominata da alcune delle più importanti famiglie ghibelline della Romagna, tra cui gli Ordelaffi, signori di Forlì e fieri oppositori della politica espansionistica del Papato in Romagna, la Rocca di Bertinoro ospitò anche Dante Alighieri nei primi anni del suo esilio. La trasformazione in sede vescovile è avvenuta nel Seicento, mentre in tempi più recenti è stata ricostruita la torre dopo un crollo (1931) e sono stati restaurati gli interni dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Attualmente, nella parte più antica del maniero, negli spazi delle segrete e delle cisterne, è allestito il Museo Interreligioso, dedicato al dialogo tra Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Una visita interessante da fare, dove è possibile ammirare opere di maestri quali Rembrandt, Francesco Messina e Giacomo Manzù.
Rocca Malatestiana di Cesena
Tra le fortezze più imponenti di tutta l’Emilia Romagna c’è sicuramente la Rocca Malatestiana di Cesena. La costruzione del castello, che si trova in centro città, sulla sommità del Colle Garampo, ed è circondato dal Parco della Rimembranza, è iniziata nel 1380 su volontà dei Malatesta e ultimata nel 1477 sotto il dominio pontificio.
La Rocca Malatestiana è affascinante per la sua mole maestosa, ma anche per gli spalti panoramici – da cui si vede anche il mare – e per i camminamenti interni alle cortine. Uno spazio piacevole da visitare e in cui rilassarsi. Inoltre uno dei due torrioni centrali ospita il Museo di Civiltà Contadina.
La Rocca e il sistema di fortificazioni che circonda Cesena ha affascinato anche Leonardo da Vinci. Il genio toscano, che ha soggiornato nella città romagnola nel 1502, ha disegnato la Rocca e preso appunti su usi e costumi di Romagna: notazioni che si trovano nel taccuino custodito nella Biblioteca dell’Istituto di Francia a Parigi.
Castello Malatestiano di Longiano
Il Castello di Longiano ha origini molto antiche. La fortezza – che sorge su un poggio a 179 metri sul livello del mare – è nata infatti come roccaforte militare per difendersi dalle incursioni longobarde. L’impianto attuale però è frutto dei lavori voluti dai Malatesta, a cominciare dal XIII secolo.
Nel corso della sua esistenza, il castello ha cambiato più volte uso e destinazione, trasformandosi prima in residenza nobiliare, poi in sede amministrativa e infine in museo d’arte moderna e contemporanea.
Il Castello Maltestiano di Longiano è infatti una meta davvero suggestiva per chi ama l’arte, perché al suo interno si possono ammirare oltre duemila opere della Fondazione Tito Balestra. Olii, sculture, opere di grafica e fotografie: una preziosa collezione donata da Anna Maria De Agazio, moglie di Tito Balestra, tra i maggiori poeti italiani del Novecento.
Rocca di Forlimpopoli
La fortezza che domina il centro storico di Forlimpopoli e la sua piazza principale risale al XIV secolo. La Rocca di Forlimpopoli – tra le roccaforti meglio conservate in terra di Romagna – è stata voluta infatti dal cardinale Egidio Carrilla de Albornoz nella seconda metà del Trecento.
La struttura è a pianta quadrangolare e impressiona per i suoi possenti torrioni a sezione circolare. Un fossato poi ne circonda i lati orientale e meridionale. Ma il Castello di Forlimpopoli è meta interessante anche perché al suo interno si trovano il Comune, il Cinema-Teatro “Giuseppe Verdi” e il Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini” dove si possono vedere reperti dal Paleolitico inferiore fino all’età rinascimentale.
Da ricordare anche che a Forlimpopoli è nato Pellegrino Artusi. Merita quindi una visita anche per andare alla scoperta della città che ha dato i natali al famosissimo gastronomo, autore del manuale “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”.
Castello di Santarcangelo di Romagna
Il Castello di Santarcangelo di Romagna sorge su una piccola altura, poco distante da Rimini, ed è nato per proteggere il borgo medievale e la piana sottostante. La struttura attuale è frutto dei lavori di ricostruzione voluti dai Malatesta, una volta conquistato il dominio su tutta la zona, e terminati nel 1447.
Attualmente il castello è una dimora molto ben conservata e restaurata. Visitarne i diversi ambienti – la Corte, la Sala Malatesta, la Sala del Coro, la Sala d’Estate, la Sala Convegni, la Torre delle Colline, la Torretta dei Tramonti – è come fare un suggestivo viaggio nel tempo.
Tra i piccoli-grandi segreti del castello, da segnalare anche i pozzi rasoi dove Sigismondo Pandolfo Malatesta gettava i suoi nemici.
Fortezza di San Leo
Un castello dalla storia affascinante. La Fortezza di San Leo si trova sulla sommità di uno dei borghi più belli d’Italia ed è una delle testimonianze d’arte militare più suggestive del nostro Paese. A San Leo una prima fortezza esisteva già ai tempi dei romani, ma è stato Federico da Montefeltro nel XV secolo a volerne ridisegnare forme e strutture difensive.
La roccaforte è famosa anche per essere stata il carcere del celebre mago e alchimista Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro, che ha concluso qui la sua vita in seguito a una condanna per eresia e attività sediziose. La cella costruita proprio per lui è chiamata “cella del pozzetto” o “cagliostrina” ed è una botola con una sola apertura sul soffitto e un unico punto d’aria rappresentato da una finestra.
Ma la Fortezza di San Leo ospita anche il museo degli strumenti di tortura e la replica dell’affresco del Vasari che mostra la presa di San Leo, oltre a esposizioni di opere contemporanee.